Differenza tra il cinema Italiano e il cinema estero

Solo cinema panettoni? o registi privi di idee?

Forse.

Ma non bisogna generalizzare di registi capaci ce ne sono moltissimi, ma le ali di questi artisti vengono tarpate causa scarso budget, e costretti quindi ad andare fuori.

Parla di tutto ciò anche Dante Ferretti, della differenza di budget tra Italia e resto del mondo.

Probabilmente in Italia si preferiscono i cinema panettoni perchè danno un guadagno sicuro, non sempre si può avere la fortuna di avere film come la grande bellezza, che portano l’Italia a vincere un oscar.

Quindi come possiamo pretendere di portare l’Italia nuovamente ai vertici del cinema se non diamo fiducia ai nostri registi? 

Come affronta la crisi l’Europa?

Dopo gli ultimi incontri l’Europa ha deciso di intensificare gli sforzi per promuovere l’occupazione e abbattere il rincaro prezzi, attraverso premi agli stati, piani di ripresa, e agevolazioni, (per maggiori informazioni clicca qui).

Noi Italiani è risaputo, cerchiamo di combatterla attraverso rinunce, decidendo di comprare il minimo e indispensabile.

Molti cercano aiuti attraverso fondi europei, o progetti europei, per dare una svolta alla propria vita.

Altri invece sostengono che la crisi stimolerà i giovani a rimboccarsi le maniche, e finiranno di definirci bamboccioni.

 

Voi come la pensate?

Anche nel calcio, l’Italia ha poca voglia di lavorare?

Anche nel calcio, l’Italia sta passando un momento di crisi.

Nessun progetto, nessuna voglia di lavorare su nuovi progetti, poca voglia di puntare sui giovani, vi ricorda forse la politica sul lavoro?

Già perchè ormai la politica Italiana che sia il calcio, o che sia qualsiasi altra cosa, è vecchia, ha bisogno di progetti a lungo termine non di essere rattoppata.

Prendiamo ad esempio il modello tedesco sia sul pallone che sulla politica sul lavoro.

Per capire meglio posto questi due video:

calcio: clicca qui.

politica: clicca qui.

Personalmente credo che quello di sbagliato sia proprio la mentalità.

E voi cosa ne pensate?

 

EXPO 2015: MILANO CAPITALE DEL MONDO

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Una grande, grandissima opportunità per l’Italia, Milano potrebbe diventare la capitale del mondo nel 2015, grazie all’Expo.

L’Expo nasce verso la fine degli anni 80 a Parigi, dove viene definita come: « Un’esposizione è una mostra che, qualsiasi sia il suo titolo, ha come fine principale l’educazione del pubblico,può presentare i mezzi a disposizione dell’uomo per affrontare le necessità della civilizzazione, o dimostrare i progressi raggiunti in uno o più settori dello scibile umano, o mostrare le prospettive per il futuro » 

Il tema sarà: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.

Tema di notevole importanza, avremo modo di parlare dell’Expo molto approfonditamente poiché sarà anche una sorta di trampolino di lancio per noi Italiani, e una sorta di punto d’incontro per tutto il mondo.

Per ora raccontateci cosa ne pensate dell’Expo, del tema, e se sarà un modo per rilanciare l’Italia?download

Giovani e Politica

Sempre più giovani si disinteressano della politica, se ci pensiamo è strano molti dei loro padri o nonni sono stati sessantottini oppure militari.

Molti si limitano a dire: Va tutto male? Siamo governati da gente disonesta?

Altri si limitano a fare i leoni da testiera per poi nascondersi nella realtà.

All’estero veniamo visti come un popolo passivo capaci di subire qualsiasi torto, e come non dargli ragione.

Ma cosa porta ad un distacco cosi evidente nel confronto della politica?

Probabilmente la rassegnazione, ma siamo veramente cosi? siamo un popolo di frustati? siamo un popolo incapace di difenderci? una generazione che riesce solamente andare dietro la massa?

Personalmente sono certo che una parte di ragazzi che vogliono cambiare il proprio paese esiste, e bisogna dar voce proprio a loro.

E voi come la pensate?

CERVELLI IN FUGA

Dall’Ecuador alla Cina, passando per Inghilterra e America.

Italiani popolo di immigranti, soprattutto ricercatori e neo laureati ma anche diversi giovani in cerca di nuove opportunità o padri di famiglia in cerca di un lavoro che gli possa dare dignità.

Si pensa che se l’Italia non avrà una svolta tra meno di due anni oltre il cinquanta per cento dei giovani sarà costretto ad andare via dal suo paese.

 

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Imprese Giovanili all’estero.

Una burocrazia troppo lenta nel nostro paese non permette molto facilmente ai giovani Italiani, di aprire un’attività lavorativa, oltre a questo tasse e tassi d’interesse troppi alti, non aiutano i giovani a mettersi in proprio e buttarsi a capo fitto nel mondo del lavoro.

La comunità Europea nell’ultimo periodo sta finanziando diversi stati anche attraverso il progetto Erasmus: per saperne di più clicca qui, e attraverso diversi progetti PON, per saperne di più sui progetti PON clicca qui.

Quel che differenzia lo Stato Italiano dagli Stati esteri, è il modo in cui vengono visti gli imprenditori giovani:

Se in Italia non gli è permesso neanche di iniziare la propria attività, in Inghilterra ad esempio molti giovani sono indirizzati da altri imprenditori più esperti e se il progetto è funzionante, spesso sono assorbiti da grandi imprese se il proprietario acconsente. Ricordo ad esempio la puntata del testimone dove Pif, intervista lavoratori Italiani all’estero.

Quel che porterei dall’estero in Italia è di certo la possibilità dal punto di vista lavorativo.

Rimanere per migliorare il paese? Andare per tornare? Andare per non tornare più?

Sempre più cervelli in fuga dal nostro paese, sempre più laureati e no disperati per non avere nessuna opportunità, ormai solo una percentuale minima di giovani lavorano con dignità. 

Il 35 per cento dei 500 migliori ricercatori italiani nei principali settori di ricerca abbandona il Paese; fra i primi 100 è addirittura uno su due a scegliere di andarsene perché in Italia non riesce a lavorare.

Alcuni vorrebbero ritornare per migliorare il paese, altri sono troppo delusi dal proprio paese per tornare.

Ma cosa sta accadendo al nostro paese?

Dal 1990 a oggi sono oltre 300 000 Italiani ad aver lasciato il paese per trovare un lavoro dignitoso, che gli permetta di lavorare.

Molti di questi oggi si sono affermati all’estero, molti dottori e ricercatori, lavorano nei migliori studi Americani.

Che cosa accade al nostro paese? Perché non riusciamo a sfruttare il potenziale dei cittadini Italiani?

Quanto sfruttiamo il nostro patrimonio artistico rispetto agli altri paesi?

Secondo numerose statistiche l’Italia è il paese più ricco del mondo dal punto di vista artistico. Purtroppo negli ultimi anni il tasso di stranieri che partono per visitare il bel paese si è ridotto notevolmente. Si preferiscono mete Orientali, oppure l’est Europa.

Come mai? 

Uno fra tutti la mancanza di servizi, adatti a visitare il nostro paese. Prendo l’esempio della mia regione, la Calabria, un mio professore mi ha raccontato una storia, dove i suoi colleghi Inglesi schernivano la Calabria dicendo tali parole: “È stato più semplice trovare un volo diretto Londra – Calabria che trovare un pullman per andare in albergo una volta arrivati”.

Nel mio ultimo viaggio, in Repubblica Ceca dopo esser sceso dall’aereo uscito, in meno di mezzora sono riuscito ad arrivare a destinazione senza nessuna difficoltà.

Inoltre, noto una mancanza di pubblicizzazione del nostro paese io ancora scopro nella mia regione dopo quasi venti anni posti incantevoli e non posso neanche immaginare quante bellezze naturali e artistiche ancora non conosco.

Il non riuscire a sfruttare il nostro patrimonio artistico è impensabile, siamo lo stato più ricco del mondo e ci accontentiamo di lottare per sopravvivere.

Quello che porterei quindi da molti altri paesi è sicuramente il saper sfruttare al meglio quel che hanno.

 

Grecia: La storia non si ripete

Quando si parla di Grecia, possono venire in mente due cose:

La mitologia o la crisi. 

Due pensieri totalmente opposti ma cosi veri. Già la Grecia ospita uno dei migliori paesaggi al mondo, un patrimonio storico ineguagliabile, se dovessi scegliere dove fare le vacanze di certo, andrei ad Atene.

Ma ormai la crisi non sembra lasciare scampo a questo Stato, può la Grecia ritornare ai suoi antichi splendori?